Un racconto del 1927 di Amalia Guglielminetti: nuova veste grafica, spirito indomito intatto
L’autunno, con le sue sfumature dorate e scarlatte, porta con sΓ© un succo maturo, ma non per questo meno intenso e succoso: la nostra prima Fiaschetta al Moscato… il nostro primo titolo vintage.
La scelta, non casuale, Γ¨ caduta su un racconto di Amalia Guglielminetti: una storia breve, in origine apparsa nel 1927 sulla rivista Le Seduzioni (fondata e diretta dalla stessa Guglielminetti), che parla di musica e di letteratura… con un invito finale “agli editori intraprendenti” che, forse peccando di superbia, non abbiamo voluto nΓ© potuto ignorare.
Accompagnato da due brevi (e appassionati!) approfondimenti scritti dalla nostra editrice,
L’Adagio della Sesta Sinfonia torna in una nuova veste grafica, ma intatto nel suo acume, nella sua modernitΓ e ironia: un piccolo segno di riconoscimento a una scrittrice originale e controversa, a una donna fuori tempo ma di certo straordinaria, il cui spirito indomito e nostalgico, soffice come seta e pungente come gli aculei di un istrice, incarna tutte le contraddizioni, le luci e le ombre della sua Torino.
L’Adagio della Sesta Sinfonia di Amalia Guglielminetti “Il violino non Γ¨ il libro che si lancia da sΓ¨, non Γ¨ il romanzo che se piace percorre da solo la sua strada…” Letteratura o musica? La giovane protagonista Γ¨ combattuta e chiede consiglio al suo maestro di violino. La risposta Γ¨ spiazzante: lo strumento “non Γ¨ il libro che si lancia da sΓ©” (ma sarΓ proprio vero?), per avere successo “nel mondo dei musicomani” occorrono una biografia avventurosa, fascino esotico, conoscenze, relazioni… orpelli. Ma cosa accade se un evento imprevisto offre “alla piccola violinista oscura quell’insieme di trucchi, di snobismi e di artifici”? Un racconto sul mondo dell’arte e dei libri, condito di ironia, arguzia e intuito che am(m)alia.
Amalia Guglielminetti (Torino, 4 aprile 1881 – 4 dicembre 1941) Γ¨ stata una poetessa, scrittrice e conferenziera italiana. Tra le sue numerose opere, ricordiamo Voci di giovinezza (1903), Le vergini folli (1907), Le seduzioni (1909), Gli occhi cerchiati d’azzurro (1920) e La rivincita del maschio (1923). Celebri il suo legame con Guido Gozzano (l’epistolario fu poi pubblicato nel 1951) e la relazione turbolenta con l’autore e informatore dell’OVRA Dino Segre, noto come Pitigrilli, che finΓ¬ in tribunale.
Nessun commento:
Posta un commento