LA VITA OSTILE
Raffaele Mutalipassi
Dice un poeta arabo "la felicità non è una meta da raggiungere, ma una casa in cui tornare; non è davanti ma dietro; tornare non andare".
Su una copertina che riporta alla mente i quadri di Klimt, sotto il titolo "La vita ostile" campeggia questa massima di un poeta arabo.
E l'essenza della vita, delle storie degli uomini e di questo libro sta tutta in quelle poche parole.
So perfettamente che le autobiografie, a meno che non riguardino personaggi famosi, vip dello spettacolo, politici si fatica ad apprezzarle: io per prima.
La vita ostile non è solo un'autobiografia.
Raffaele Mutalipassi compie un viaggio a cento all'ora a partire dagli anni '50 per arrivare ai giorni nostri, sconvolti da una pandemia che ha scardinato tutto le certezze.
Partendo da una fotografia della sua famiglia d'origine di cui ci svela vizi è virtù, l'autore incentra la storia sul suo vissuto.
Laureatosi nel 1979 in ingegneria inizia il suo peregrinare per il mondo in numerose, quanto affascinanti, missioni lavorative, partendo dalla Somalia e approdando alla Bolivia, dove è nata la sua unica figlia che è anche l'autrice della bella quanto colorata copertina.
Quello che ti lascia senza fiato è senza dubbio la narrazione schietta, senza ombre e mai pretenziosa, delle varie esperienze vissute dall'autore.
Uno stile di scrittura molto accattivante, chiaro e molto lineare che ti fa correre alla fine del libro perchè non vedi l'ora di capire come concluderà la narrazione di questa storia davvero particolare.
Come dicevo sopra La vita ostile non è solo una autobiografia, ma è a tutti gli effetti un romanzo, anzi potrebbe diventare anche un documentario.
Mutalipassi ha un'onestà intellettuale non da tutti perché non nasconde nulla al lettore, non tiene nulla per sé.
Il lettore trova non solo le cose belle che gli sono accadute, ma ci parla anche dei dolori, del dolore.
E in tutto questo viaggio estremamente eccezionale il sentimento che emerge è la solitudine: da una vita piena di esperienze, di lavoro, di persone, l'autore si trova alle soglie della terza età (non me ne voglia ing. Mutalipassi ma è cosi!) da solo.
Ma anziché disperarsi e lasciarsi andare allo sconforto consegna al lettore una bella lezione di vita.
Una storia densa di sentimenti e sentimento.
Ringrazio l'autore per la copia del libro.
Grazie di cuore per la bellissima recensione.
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