mercoledì 23 febbraio 2022

Intervista a Lorenzo Bernasconi della Casa editrice ISENZATREGUA

isenzatregua

                  DIAMO FORMA ALLE VOSTRE IDEE



                                                              Lorenzo Bernasconi


Oggi, con immenso piacere, ho l'onore di presentarvi una Casa Editrice, Isenzatregua, con cui collaboro, direttamente dalle parole del suo Editore.
Ciò che leggerete trasuda di passione, di profondo rispetto verso il suo lavoro e verso la cultura in genere.
Merce rara in questo periodo!



Grazie Lorenzo di aver accettato di parlarci della tua Casa editrice.

Grazie a voi di avermi dato questa possibilità. È importante, perché gli spazi per far conoscere le piccole realtà produttive sono pochi e rari. Credo che la vostra iniziativa sia importante per ampliare l'offerta a un pubblico onnivoro e diversificato sempre in cerca di nuove proposte e di recensioni a riguardo. Quindi, complimenti a voi per lo spirito che anima questa vostra iniziativa.

Ci racconti come è nata la casa editrice isenzatregua?

Ho sempre amato leggere, scrivere e le edizioni antiche o particolari. Insomma, fin da ragazzino ho sempre gravitato attorno al mondo della carta stampata. Mia madre mi regalò un vocabolario illustrato e, ricorda, passavo ore e ore a sfogliarlo e a osservare con attenzione disegni e didascalie. Essendoci poca offerta a riguardo nella mia piccola città, Riva del Garda, decisi un giorno di aprire uno spazio giovani che potesse dar loro ciò che mai avevo avuto la possibilità di provare: un laboratorio di scrittura creativa nel quale mettersi alla prova e confrontarsi, per crescere in questa splendida arte e sentirsi compresi da coetanei capaci di apprezzarla. Da lì, il passo è stato breve. Mi sono chiesto, infatti, se fosse opportuno dare ulteriore spazio alle giovani penne in cerca di visibilità. La risposta non poteva che essere affermativa. Perché isenzatregua? Primo: perché ho difficoltà a prendermi qualsiasi tipo di pausa, lavorativa o intellettuale che sia. Secondo: è il titolo di uno dei miei primi romanzi, che scrissi ai tempi delle superiori. Un po' di sana nostalgia che mi rammenta chi sono e da dove provengo: dall'inchiostro sbavato di fogli protocollo e di fantasie giovanili. Chi dire? Ora è realtà.

Che cosa vi contraddistingue rispetto alle altre case editrici?

La volontà di dare spazio a testi diversi da quelli in commercio, a tutti quei punti di vista che esulino dal già visto e a tutti quei giovani che altrimenti il mercato ignorerebbe. Poi vengono altre scelte, di carattere prettamente tecnico, come la dimensione dei nostri volumi, della grafica scelta per illustrarne le copertine, dell'impaginazione e del font. Ognuno fa le proprie scelte. Ho optato per dare un'impronta forte e riconoscibile a ogni pubblicazione. Che funzioni o meno è secondario: ci si chiede d'altronde se chi ci circonda approvi in toto le nostre scelte di vita? L'importante è che ne siamo consapevoli e fieri e che siano il riflesso fedele di ciò che siamo davvero. E i volumi de isenzatregua, per mia grande fortuna, lo sono.

Cosa significa fare editoria indipendente al giorno d'oggi?

Fatica, impegno, sforzo e tanta, tanta passione. Ci sono momenti che portano grande entusiasmo e altri che demoralizzano. I primi spingono avanti la dedizione profusa nel progetto, i secondi permettono di chiedersi se la direzione intrapresa porti a risultati concreti e, in caso, a modificarla di conseguenza. Ciò che conta davvero è la costanza. Senza, anche il più geniale degli editori è destinato a scoraggiarsi. Infine, una parte importante la svolge la consapevolezza del testo. Leggere tanto, e magari aver scritto altrettanto, permette di rapportarsi al prodotto libro con maggiore cognizione di causa. Non è garanzia di successo, ma aiuta.

Hai una collana che ti rende più orgoglioso?

giovaniAutori, senza ombra di dubbio. Credo sia quella che più si avvicina alla mia concezione di intervento nel sociale e nel mondo dei giovani. Pubblicare, appunto, scrittori in erba in modo tale che avvicinino i coetanei alla lettura e che diano loro l'esempio concreto dell'impegno, non importa in che ambito o in che arte. Servono modelli positivi ai ragazzi di oggi e chi meglio del compagno di banco o di squadra che, impegnandosi, ha raggiunto l'obbiettivo di raccontare agli altri una bella storia e di vedere il proprio nome spiccare su una copertina?

Come sceglie i libri da pubblicare la tua casa editrice?

Li scelgo in base alle linee guida che mi sono imposto. Se il testo le ricalca o propone punti di vista interessanti non pongo veti a riguardo. Ciò che conta maggiormente è l'uso della lingua. In un'epoca di informazione rapida e di social network rischiamo di impoverire l'italiano e di sminuirlo. Se scritto bene il testo proposto parte già in vantaggio. Purtroppo, non basta una bella storia o una trama avvincente per affibbiare a un testo la qualifica di valido. Terminologia, parafrasi e ricchezza: ecco le particolarità intrinseche di cui non può difettare.

Se tu dovessi sintetizzarci la tua linea editoriale diresti che...

È come una rete ferroviaria che parte da una stessa stazione in via di ampliamento. È composta da binari diversi che puntano in direzioni differenti, ma tutti i volumi che la compongono spero possano portare lontano. L'importante è che, a ogni partenza, chi si appresti a leggerli sia disposto a concedere loro tempo e fiducia.

Cosa pensi del self-publising?

Se fatto con cura e attenzione è una via che può essere percorsa. D'altronde, ci sono moltissime pubblicazioni che trattano di argomenti storici a carattere locale e particolare che trovano la loro ragion d'essere proprio nell'autopubblicazione. L'investimento a riguardo sarebbe improponibile per un piccolo editore e il pubblico troppo ristretto per coprirne i costi, mentre per un privato con tanta passione può essere fonte di ritorno emotivo e una possibilità in più di conoscenza e approfondimento per quel determinato pubblico. Altra cosa è per la narrativa in genere. In quel caso, troppo spesso, l'autore rischia di rimanere altamente deluso dal prodotto e di vedersi tarpare le ali da giudizi poco lusinghieri e da perdite economiche ingenti. C'è sempre l'eccezione che trasporta l'impavido autore nel grande circo editoriale ma, appunto, si tratta di eccezioni che non fanno scuola. Bisognerebbe invece lavorare sul testo e proporlo, quando ben rifinito, a editori seri che intendano supportare il progetto. Non faranno miracoli, ma di certo darebbero qualche solida certezza in più.

Com'è l'atteggiamento della isenzatregua nei confronti degli esordienti?

Di assoluto sostegno se su quel testo si è deciso di puntare e investire. Se su di esso c'è da lavorare lo si fa assieme. Si ragiona sulle criticità di comune accordo e si interviene se necessario. L'importante è che l'autore abbia voglia di confrontarsi, di intervenire e di capire. E se ama ciò che ha scritto, di solito, non ci sono problemi.

Dove troviamo i libri de isenzatregua?

Nelle librerie indipendenti del Trentino e in tutte quelle che ne fanno richiesta, sul nostro sito web, attraverso un modulo apposito, e su Amazon, anche se preferisco organizzare presentazioni a tema nelle quali l'acquisto segue l'esposizione dello scrittore, sempre che sia riuscito a coinvolgere adeguatamente l'uditorio. Così facendo si evitano al lettore spiacevoli sorprese e lo si fidelizza. Un lettore soddisfatto passa volentieri parola e si informerà sulle successive pubblicazioni. Credo che i lettori meritino tutto il rispetto possibile, a partire dalla confezione che vogliamo dare al volume. Anche l'occhio, del resto, vuole la sua parte.

Senza svelare troppo ai tuoi concorrenti quali sono le tue principali strategie di marketing?

I concorrenti, molto spesso, sono amici e con loro mi confronto volentieri. Ognuno interpreta il marketing adattandolo alla propria linea editoriale. Dev'essere funzionale ad essa e, perciò, risulta difficilmente replicabile in altre realtà. Oltretutto, se si usano i social, le modalità di promozione si somigliano un po' tutte. Per quanto mi riguarda, per via degli studi effettuati, mi piace molto realizzare video book trailer per ogni volume pubblicato. Impattano molto sul pubblico e portano a un incremento di vendite notevole, sempre che siano realizzati con cura e uno studio preliminare. Poi, cosa da non dimenticare, amo mettere la faccia con i librai. Presento di persona i volumi pubblicati e lo faccio con entusiasmo e passione. Se non ci credessi io chi lo potrebbe fare al mio posto? Infine, c'è il coinvolgimento diretto dell'autore. Se si vende ci guadagnano tutti e tutti debbono darsi da far per promuoverlo.

Che rapporto ha isentregua con i social?

Discreto. Me la cavo con i video, che carico puntualmente su Facebook, e attraverso i quali cerco di offrire informazioni specifiche al pubblico che segue la pagina. Sono comunque supportato da una giovane social media manager contento entusiasmo che si occupa principalmente di Instagram, a me del tutto ameno.

Hai un sogno nel cassetto come editore?

Più che sogni, obbiettivi. Fisso uno scopo a breve termine e, una volta raggiunto, passo al successivo. È l'unica maniera per un micro-editore come me di non finire gambe all'aria e di non vedere evaporare tutti gli sforzi compiuti. È la tecnica dei piccoli passi: si scalano così anche le montagne più impervie…

Hai qualche novità editoriale di cui ci vuoi/puoi parlare?

Parlando appunto di piccoli passi, posso dire che sarò presente alla Fiera del Libro di Torino in veste di espositore. Direi un buon campo base dal quale osservare vette ancora avvolte dalle nubi. Per me, un vero orgoglio.

Grazie di tutto!



Grazie a te Lorenzo e grazie per tutto quello che fai, ma soprattutto grazie per come lo fai!



isenzatregua
via Rovigo 28/B
38066 RIVA DEL GARDA (TN)



Link diretto alla Casa editrice:

https://www.isenzatregua.it/



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