martedì 12 luglio 2022

Recensione L'EDUCAZIONE DI GIULIA - Vittorio Sandri - Faust edizioni


Roma, una sera di aprile come tante. Un uomo di successo rientra a casa, in un elegante appartamento a ridosso del centro. Una vita all’apparenza perfetta, invidiabile, eppure a notte inoltrata i pensieri, ancora una volta, torneranno a tormentarlo. Luoghi e voci di un passato mai dimenticato, di una vicenda inconclusa che come un segreto si porta dentro da sempre. Giulia... quell’attrazione istintiva, magnetica, e quella capacità di sorprenderlo che gli aveva fatto abbandonare ogni cautela, ignorare ogni avvertimento. Ma, del resto, nei primi anni ’90 era solo un ragazzo che cercava di destreggiarsi nella capitale, tra lavoro e Università, e non poteva certo immaginarne le conseguenze. «Non dovevo dimostrare più nulla a nessuno, in particolare a me stesso. Un tempo ero stato giovane, stupido e ingenuo. Prima di essere stato educato. Di diventare l’uomo che ero oggi». Perché L’educazione di Giulia, in fondo, è un gioco di parole a specchio: non solo l’educazione di Giulia, ma soprattutto quella che Marco ha ricevuto da Giulia. L’uomo si perde nei suoi ricordi, fino al momento in cui non viene svegliato dal telefono che inizia a vibrare al suo fianco. È il segnale che aspettava.


L'educazione di Giulia è una storia che alterna due piani temporali.

La storia prende l'avvio dalla narrazione della normalità di un uomo che apparentemente ha tutto: una famiglia perfetta, il successo, una casa, ma con un passato che in maniera ostinata continua a ritornare e diviene presente.

Giulia, ragazza bella, sfuggente e irraggiungibile conosciuta ai tempi dell'Università, fa parte del passato ed è essa stessa il passato.

Un personaggio particolare sempre in bilico tra la razionalità dei suoi studi di matematica e la passionalità come quella che trova nella letteratura da cui è fortemente attratta.

Giulia porta intorno a sé un alone di mistero che si estende a tutto ciò che lei fa o dice, lasciando il lettore sempre in trepidante attesa di qualcosa di nuovo, di un nuovo tassello della storia.

L'ambientazione del passato riporta il lettore agli anni '80/90 con una certa nostalgia anche in chi scrive...

Sembra tutto distante anni luce leggendo i modi di comunicare e di creare momenti di divertimento tra i giovani, ma chi li ha vissuti ci si ritrova calato dentro facendo pensare e riflettere a tutti i cambiamenti avvenuti.

E il protagonista della storia, come in uno sliding doors pensa e ripensa a come avrebbe potuto essere tutto diverso, a come avrebbe potuto andare e a come, invece, potrebbe essere l'incontro con Giulia ora...

Vittorio Sandri ha confezionato una bella storia che è uno spaccato di vita quotidiana, che fa provare al lettore diversi sentimenti e sensazioni; fa riflettere sulla vita, sui cambiamenti e sulla irrazionalità che spesso prende il sopravvento sulla razionalità della vita quotidiana.

Non so se c'è qualcosa di autobiografico in questa storia ma di sicuro Sandri l'ha resa in modo godibile e fruibile da tutti.

Lo stile di scrittura è molto lineare e ben scorrevole tanto che si legge con molta scorrevolezza e con la voglia di arrivare alla parola fine proprio per comprendere l'epilogo della storia.

Una storia particolare, alternativa che vale davvero la pena di leggere.



Ringrazio l'autore per la copia del libro.



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