lunedì 4 luglio 2022

Recensione GENOVA INDAGINE SOTTO LE BOMBE - Armando D'Amaro - Fratelli Frilli editori





Ottobre 1942: al commissario Boccadoro viene chiesto di convincere l’anziano don Rossano a far visionare dalla Soprintendenza le campane della sua parrocchia, Nostra Signora del Rimedio, in previsione del loro sequestro per esigenze belliche: il sacerdote, che in passato ha ricoperto incarichi di alto profilo per il Vaticano, si rivelerà insieme cordiale ma determinato a non cedere. Purtroppo, nella notte tra il 22 e il 23, le cose cambiano drammaticamente: la RAF compie il primo di numerosi bombardamenti a tappeto su Genova, incendiando anche la copertura della chiesa, appunto, di Piazza Alimonda: don Rossano dovrà abbandonarla, con la sua perpetua Boboredda, per trasferirsi alla Madonna della Misericordia, il santuario sul Monte Gazzo. Dopo che il panico, a causa di un nuovo allarme aereo, provoca centinaia di vittime nel centrale rifugio delle Grazie, Boccadoro approfitta di qualche giorno di permesso per raggiungere la famiglia sfollata a Calice Ligure, dove i carabinieri stanno indagando sulla morte di una bambina, ritrovata priva della testa: indiziato dello scempio, tra i dubbi di molti, un lupo. Mentre in paese serpeggia la paura del “mostro”, sull’altura di Sestri il vecchio parroco viene rinvenuto cadavere e Beccacini, il braccio destro del commissario, dovrà darsi da fare per dipanare la matassa in attesa del suo superiore. Alla fine i due misteri verranno svelati grazie alla collaborazione tra Boccadoro e il maresciallo Zucca di Finale, ma… In questa nuova opera ambientata durante il cupo periodo fascista, ricca come le precedenti di efficaci contaminazioni tra realtà e invenzione, l’autore miscela con mestiere intime situazioni familiari, drammi bellici e atmosfere degne del miglior noir mediterraneo, con un colpo di scena finale – in linea con il classico romanzo giallo – realmente inaspettato. 


La storia prende l'avvio con la mission impossibile che viene chiesta al commissario Boccadoro e cioè di convincere l'anziano parroco Don Rossano a mostrare le campane della sua chiesa: siamo nel 1942 e le campane venivano sottoposte a sequestro e utilizzare per fini bellici.

L'anziano parroco si oppone con tutti i mezzi anche al solo sopralluogo per la visione delle stesse, immaginiamoci in caso di sequestro.

A squassare la tranquillità del paese di Calice Ligure intanto è il macabro ritrovamento del cadavere di una bambina alla quale è stata mozzata la testa.

Quando nella notte tra il 22 e il 23 ottobre Genova viene piegata in due dai bombardamenti anche la chiesa parrocchiale di Don Rossano viene lesionata e, lo stesso insieme alla sua perpetua che  ha soprannominato Boboredda, si vedrà costretto a trasferirsi sul Monte Gazzo dove dopo poco verrà trovato cadavere con la testa fracassata.

Inizia un'indagine molto complicata che si dipana tra omertà, silenzi, detti non detti delle persone che vengono interrogate.

Bocassini, vice de commissario di Boccadoro sospetterà un collegamento tra i due misteri e le circostanze sembrano portare verso questa versione.

Ma come spesso accade nulla è come sembra e Armando D'Amaro ci sorprenderà con sapienti colpi di scena e riuscirà a tenere la verità celata fino in fondo.

Genova indagine sotto le bombe è una pittoresca storia, ottimamente confezionata, che mescola diversi aspetti.

Sullo sfondo ma non di secondo piano c'è la guerra, i bombardamenti, ci sono le tragedie che la stessa porta con sé e le immagini narrate da D'Amaro con continui richiami a piè di pagina di fatti storici realmente accaduti, lasciano il lettore esterrefatto anche per l'estrema attualità.

E' evidente e molto apprezzabile il grande lavoro di ricerca storica che l'autore ha fatto per confezionare la storia il più reale possibile.

Ma non c'è solo la guerra: sono narrati i drammi umani, la povertà causata dalla guerra, le situazioni di violenza che si nascondono nelle famiglie, riti e superstizioni.

Lo stile di scrittura dell'autore è talmente cristallino e lineare che il lettore non riesce a staccarsi dalle pagine fino a che non vede la parola fine.

L'alternarsi delle storie all'interno dei capitoli, sapientemente mixate, consegna al romanzo un ritmo molto sostenuto e godibile che intriga particolarmente il lettore.

Un bel colpo di genio la collaborazione tra il commissario Boccadoro e il maresciallo Zucca!

Un gran bel giallo storico.


Armando d’Amaro, nato a Genova nel 1956, vive a Calice Ligure. Dopo studi classici e laurea in giurisprudenza ha praticato attività forense ed accademica, abbandonate per dedicarsi alla scrittura noir. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato Delitto ai Parchi (2007), La Controbanda (2007; 2016 in Italia Noir per Repubblical’Espresso), La farfalla dalle ali rosse (2008), Liberaci dal male (2010, col criminologo Marco Lagazzi), Il testamento della Signora Gaetani (2014), La mesata (2016), Nero Dominante (2017), Boccadoro e il cappotto rosso (2018), Il maresciallo Corradi e l’evaso (2019), Boccadoro e la calda estate (2020), Commissario Boccadoro. Genova, i crimini negati (2021) e curato le antologie Incantevoli stronze (2008), Donne, storie al femminile (2009), Una finestra sul noir (2017), 44 gatti in noir (2018), Tutti i sapori del noir (2019), I luoghi del noir (2020), Odio e Amore in noir (2021); altri racconti sono usciti per altri editori o su riviste; il suo monologo Atlassib è rappresentato a teatro; numerosi i testi scritti per artisti, tradotti anche in inglese e russo.


Ringrazio la casa editrice Fratelli Frilli editore per la copia del libro.

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