La prima indagine di Gaetano Ravidà
Dopo il fallimento del suo matrimonio, il luogotenente Gaetano Ravidà, stimatissimo investigatore dell’Arma, ha lasciato la Puglia e si è trasferito al nord. Ad accoglierlo la Stazione dei Carabinieri di Asiago, nell’altopiano vicentino, teatro delle più sanguinose battaglie della Grande Guerra. Sul paese, all’apparenza tranquillo, si allunga in realtà l’ombra di un vecchio caso mai risolto, risalente a sette anni prima: l’efferato omicidio delle sorelle Bedin, archiviato di recente. Qualcuno, tappezzando i muri di poesie enigmatiche, sembra però sollecitare la riapertura delle indagini su una vicenda che chiede giustizia. Ma non sarà solo un caso di cronaca del passato a mettere alla prova le abilità investigative di Ravidà. Nel giorno della Grande Rogazione, una processione che ogni anno si snoda per trentatré chilometri attraverso i sentieri di montagna e che coinvolge tutta la popolazione della zona, un altro brutale delitto scuoterà la quiete dell’altopiano, trasformandola in tempesta.
Di Chicca Maralfa avevo già ampiamente apprezzato il precedente libro Il segreto di Mr Willer.
Penna fine, arguta e godibilissima la Maralfa non mi ha certo deluso nemmeno con questa nuova storia.
Un'ambientazione molto azzeccata (siamo sull'Altipiano di Asiago) per far coniugare in maniera perfetta un cold case come il duplice omicidio delle sorelle Bedin con un pezzo di storia, facendo fondere insieme il thriller con il romanzo storico.
Un insieme di presente e di passato che si intersecano in modo perfetto.
Così come la vita del luogotenente Gaetano Ravidà che, forse in fuga dalla sua situazione familiare e sentimentale e dalla sua terra al Sud, cerca un riscatto e una ricostruzione in questo territorio aspro e teatro di lunghe battaglie.
Ma la battaglia principale resta quella che Ravidà deve combattere con se stesso.
La storia si dipana tra la ricerca della verità e del colpevole nel caso del duplice omicidio delle sorelle Bedin, archiviato senza nè movente nè colpevole tempo fa e, una storia personale che coinvolge Ravidà che è la ricerca dei resti mortali del nonno morto proprio durante la Grande Guerra in questo territorio.
La Maralfa ha costruito una trama aggrovigliata quanto basta per tenere sempre alta l'attenzione del lettore.
Molto apprezzabile lo scandagliare che fa nell'essere umano, nelle varie introspezioni dei protagonisti che pagina dopo pagina ci vengono offerte.
Il punto di forza di tutto il romanzo resta la figura di Gaetano Ravidà.
Belli i siparietti tra i suoi due simpatici ed attivi aiutanti.
Un gran bel thriller.
Ringrazio la Casa editrice per la copia del libro.
Chicca Maralfa è nata a Bari, dove vive tuttora. È giornalista e responsabile dell'ufficio stampa di Unioncamere Puglia. Appassionata di musica indipendente e rock d'autore, ha collaborato con la “Gazzetta del Mezzogiorno”, “Ciao 2001” e Music, Antenna Sud e Rete 4. Nel 2018 con L'amore non è un luogo comune ha partecipato all'antologia di racconti L'amore non si interpreta (l'Erudita), contro la violenza psicologica sulle donne. Festa al trullo, pubblicato nel 2018 da Les Flâneurs Edizioni, è il suo primo romanzo.
Nessun commento:
Posta un commento