mercoledì 11 agosto 2021

Recensione CODICE REDOX , La sesta compagnia



Titolo: Codice Redox la sesta compagniaAutore: Betta Zy

Genere: Narrativa 

ISBN: 8894515168 

Data pubblicazione: marzo 2021 

Editore : Carpa Koi

© 2021 Edizioni Carpa Koi


Siamo soli nell'universo? O invece da qualche parte esistono altre forme di 

vita intelligente? Soltanto Sasha Radislav, l’uomo che ha quasi ucciso Hitler, 

conosce la risposta, ma sa anche che certe cose è meglio tenerle segrete. 

Anni dopo, però, l’omicidio di una giornalista rischia di portare alla luce 

l’esistenza di una vita extraterrestre, esseri superiori che il Terzo Reich aveva

prima idolatrato, e in seguito provato a sottomettere per impadronirsi di armi e

di ricchezze con le quali prepararsi a una nuova guerra. Tra complotti politici 

e misteriosi omicidi, Betta Zy ci racconta una differente versione della storia, 

dalla seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri, in cui le razze aliene sono 

insediate sulla terra e vivono nascoste in mezzo a noi.


“A Berlino, nell’aprile del 1945 il generale tedesco stava dormendo nel suo 

alloggio quando un boato terribile rimbombò nella notte. All’esterno del 

bunker, il clangore dei panzerfaust si mescolava ai botti dei Gewer43 e delle 

pistole mitragliatrici che rigurgitavano colpi come fossero bestie infernali. Il 

frastuono arrivava nel sotto-suolo come una pioggia di colpi sordi. Il Generale

si svegliò di soprassalto e iniziò a correre lungo i cunicoli del bunker 

sotterraneo. Arrivato davanti alla porta la spalancò senza bussare: «Mein 

Führer! Berlino è sotto attacco. I russi sono vicini. Deve lasciare subito la 

città». 

Il Führer si alzò dal letto cercando di non fare rumore ma la donna accanto a 

lui aprì gli occhi, guardandolo senza parlare. «Eva, torna a dormire» disse. 

Ma lei non gli diede ascolto, e si rivolse direttamente all’altro uomo. 

«Generale, com’è la situazione?» chiese. «Grave, signorina Braun. Si stanno 

avvicinando e…» «E noi li cacceremo, dannazione!» s’intromise il Führer. 

«Siamo o non siamo il Terzo Reich?». Adolf Hitler non era pronto a cedere. 

«Generale, riunisca gli altri. Prepariamo la controffensiva. Li distruggeremo». 

«Adolf, ho paura». Eva Braun guardò il Führer con devozione prima di 

proseguire: «Ma so che vinceremo. Ne sono certa». 

Lui la guardò, galvanizzato dalle sue parole: «Allora preparati. Presto ci sarà 

una festa. Porterò la Germania più in alto di tutti i Paesi al mondo e allora ti ù

vorrò con me». Lei lo guardò, incerta sul fatto di aver compreso bene le sue 

parole. 

«Allora, Frau Braun? Cosa rispondi?» «Sì, sì. Sarò con te quando succederà,

mein Führer». 

…”


Ed eccomi imbattuta nella lettura di un genere di cui conoscevo davvero poco, se non la sola esistenza: il genere ucronico.

Conoscevo ed avevo letto diversi libri distopici ma per la prima volta mi accingevo a leggerne uno ucronico.

Per chi (come me fino a poco giorni fa!) non ne aveva dimestichezza, il romanzo ucronico si fonda sulla premessa generale che la storia del mondo abbia avuto un corso diverso da quello reale.

Insomma, questo genere di romanzo fa  incrociare sia il romanzo storico, il fantapolitico, il distopico e anche la fantascienza, descrivendo società ideali ma anche il loro contrario.

Vista la peculiarità del genere mi sono immersa nella lettura di Codice Redox con molte aspettative e, devo dire che mi ha immediatamente colpita ed incuriosita fin dalle prime pagine.

Il romanzo è davvero molto avvincente,  scritto, peraltro, con uno stile fluido e disinvolto, nonostante i temi e i tempi trattati.

La storia si dipana tra complotti, omicidi, misteri e trascina il lettore fino alla fine ad un finale inaspettato.


Un grande segreto (e non ho intenzione di dire di piu...)  dirompente, deflagrante è nella storia: segreto che se venisse alla luce tutto verrebbe messo in discussione e, anzi il corso della  Storia - quella con la S maiuscola negli anni della Seconda Guerra mondiale e del Terzo Reich - prenderebbe un corso diverso.


Siamo davvero sicuri che sui libri di scuola tutto sia venuto alla luce? 

Questa ombra aleggia su tutto il romanzo e lascia un sospetto nel lettore.


“All’oscuro di ciò che stava accadendo nelle profondità dell’Antartide, Il capo 

della CIA Allen Dulles attendeva di essere ricevuto dal Presidente Truman. La

sala d’aspetto era fin troppo sfarzosa per i suoi gusti, ma dopo un po’ si 

scordava dov’era, come fosse uno di casa. 

Nell’aria regnava un silenzio quasi religioso. Allen Dulles si convinse che 

chiunque fosse passato per quella sala prima di lui, ci avesse pregato per 

almeno due minuti. “Forse dovrei farlo anche io” pensò con sgomento. Le 

preoccupazioni del suo Presidente sembravano non aver mai fine, e adesso 

toccava a lui portargli le ultime notizie, che non erano esattamente buone. Il 

Presidente Truman doveva prepararsi a far fronte a una situazione difficile, e 

lui sapeva quanto poteva essere imprevedibile a volte. Da un lato sperava di 

non coglierlo impreparato, ma vista la situazione la cosa avrebbe preso 

comunque una brutta piega. 

Ormai la guerra era finita mesi addietro, e mentre si trovava a Londra, aveva 

avuto un colloquio con Churchill che aveva causato non poca agitazione alla 

Casa Bianca, e subito aveva informato Truman circa le possibili 

complicazioni: Mosca, infatti, stava prendendo il controllo assoluto su alcune 

capitali Europee e il fenomeno si allargava a macchia d’olio. A quel punto 

Allen era ben conscio dei dubbi che attanagliavano l’amico. Perché se per 

tutti Truman era il Presidente degli Stati Uniti d’America, per Allen Dulles 

quell’uomo era semplicemente il suo vecchio amico Henry, ora e sempre, a 

dispetto delle regole che l’etichetta gli imponeva. E lo conosceva abbastanza 

per sapere che entrambi condividevano la stessa preoccupazione: con la 

caduta della Germania i Russi avevano preso il sopravvento, e la “cortina di 

ferro” era caduta sull’Europa Orientale, con gravi conseguenze per la 

popolazione.”



La storia ha diversi personaggi e probabilmente, non un vero protagonista, ma tanti protagonisti che la raccontano, con tutte le loro peculiarità.

Una popolazione aliena poi è un colpo da maestri!


“...La tristezza pervase Isabelle. Tutto sembrava confermare i suoi so-spetti. 

Eylis parlava di un posto dove non passano i raggi del sole… Forse si riferiva 

a un bunker nazista, uno di quelli che non erano stati ancora scoperti e 

smantellati. Doveva essersi nascosta lì in attesa di fuggire in Argentina come 

i suoi degni compari. Oramai non aveva più dubbi: lei era una di loro, una 

spia che si era infiltrata per boicottare il processo, solo che sua madre l’aveva

scoperta ed Eylis, in quelle lettere, chiedeva di essere perdonata. “Ma chissà 

che delusione per la mamma”, pensò Isabelle, che ricordava ancora 

l’espressione triste di Brigitte quando Eylis se ne andò. Eppure, lei doveva 

sapere già chi fosse, perché le lettere erano antecedenti a quell’addio, 

eppure la madre sembrava triste nel lasciare andare chi aveva contribuito a 

uccidere suo padre. 

A ripensarci adesso, Isabelle si sentì mancare, e presto la rabbia prese il 

sopravvento sullo stupore. 

Eylis non doveva passarla liscia. 

Isabelle ripose il taccuino ma prese con sé le lettere. Le avrebbe portate a 

Brandon, e lui avrebbe pensato al da farsi. Qualcuno doveva ricacciare 

indietro gli ultimi rigurgiti di quella follia.


Uno spaccato ben orchestrato tra storia, fantasia, politica e contesto sociale.


La mia prima "avventura ucronica" si è conclusa molto positivamente perchè Codice Redox è una storia davvero originale: sono pronta per il seguito!




Biografia: Betta Zy (al secolo Benedetta Zibordi) nasce a Mantova il 23 novembre 1974. Nipote d’arte (lo zio Damiano Scaini, attore teatrale e cinematografico, noto soprattutto per la sua partecipazione al film “Centochiodi” di Ermanno Olmi), fin da bambina si è appassionata di musica, cinema e letteratura. Ha collaborato alla stesura del libro “Non più soli nel disagio: strategie di sopravvivenza nella scuola che cambia” (Franco Angeli Edizioni) e pubblicato “Viaggiare controvento” un breve racconto per il collettivo Lulù che fa storie. Imprenditrice digitale, ha diverse specializzazioni nel settore olistico, ed è da sempre appassionata di storia, esoterismo e fantapolitica. 

www.bettazy.com

 Book trailer https://www.facebook.com/BettaZyAutrice/videos/1214519132359824


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