VIA CRESCENZIO
Claudio Scarpino
Questa sera vi presento il libro di esordio di Claudio Scarpino, Via Crescenzio - I racconti del calzolaio.
È il primo di una serie di racconti che fa un calzolaio di Trastevere (Pietro Russo) descrivendo il suo rapporto con un ispettore capo di Polizia (Antonio Cosentino) che da cliente si è trasformato in amico. In questo racconto accade uno strano episodio che sconvolge un condominio di Via Crescenzio, nel quartiere Prati. Due coniugi vengono trovati morti nel cortile dopo essere precipitati dall'ottavo piano. Con l'aiuto del suo braccio destro, l'agente Valentina Rinaldi, Cosentino inizia le indagini di rito seguendo diverse piste. Prima cerca fra gli abitanti del condominio stesso, poi nei luoghi di lavoro dei due coniugi. Ma è solo confidandosi tutti i giorni col suo amico calzolaio che Cosentino riesce a sfruttarne le qualità investigative e deduttive, appropriandosi spesso delle sue idee con i colleghi d'ufficio. Il calzolaio lo sa benissimo ma non se ne cura più di tanto, perché per lui aiutare un amico è cosa ben più importante. È lui infatti che dal particolare di una fotografia riesce a trovare il bandolo della matassa e a suggerirlo a Cosentino.
Bel giallo ambientato nel quartiere Prati di Roma, dove il calzolaio Pietro ha la sua storica bottega e dove ogni mattina, ogni giorno dell'anno compreso i festivi, fa colazione con cornetto e cappuccino con il suo amico fraterno Antonio.
Antonio è Antonio Cosentino, ispettore capo della Polizia di Stato, con la fissazione del suo grado: guai, infatti, a chi osa chiamarlo solo ispettore...e c'è differenza tra ispettore e ispettore capo.
E Cosentino non si stanca di puntualizzarlo ogni volta, ma niente, nemmeno la sua fida collaboratrice e braccio destro Valentina Rinaldi, sembra comprenderne l'importanza e la differenza.
Il rapporto di amicizia fra Antonio e Pietro è un bellissimo rapporto che non si limita a condividere la quotidianità ma è un vero e proprio rapporto di collaborazione: il calzolaio, infatti, forse dotato di più fiuto del suo amico ispettore, anzi scusate, del suo amico ispettore capo (altrimenti Antonio Cosentino si arrabbia anche con me!) è fondamentale per le indagini.
Vuoi per la sua pazienza, forgiata anche dal lavoro certosino di calzolaio, Pietro consegna al suo amico anche piccoli particolari che all'investigatore erano sfuggiti.
Una storia gialla si, ma una gran bella storia di rapporti umani, di amicizia, di quotidianità e di caffè: impressionante la quantità di caffè bevuti da Cosentino durante tutta la storia!
Simpaticissima e folcloristica l'agente Rinaldi con la sua parlata de' Roma che proprio non riesce a correggere nonostante il suo capo Cosentino la riprenda ogni volta.
E poi Roma: che dire di questa magica protagonista?
Roma che esce da ogni pagina con le sue vie, i suoi palazzi, i suoi quartieri, la sua storia e tutta la sua meraviglia.
Quella meraviglia che ti incanta ogni volta che la vedi, che lascia i turisti a bocca aperta e che ti accoglie e ti fa sentire romano anche se romano non sei.
Quella magia che solo Roma ha, che fa sentire i suoi abitanti così unicamente e visceralmente a lei legati.
La storia è ben scritta, di una scrittura semplice ma che ti attrae fino all'ultimo, con quel po' di suspence presente fino all'ultima pagina.
Bravo Claudio Scarpino a disseminare indizi tra le pagine ma a non far trapelare nulla della soluzione se non proprio alla fine dove si svelerà il caso.
Vi ricordo che scorrendo i post del blog troverete anche una bella presentazione che l'autore ha fatto del suo libro.
Claudio sai cosa ti dico? Non vedo l'ora di leggere il secondo caso!
Ringrazio l'autore per la copia omaggio.
Claudio Scarpino, classe 1956, è nato a Roma e dal 1984 è programmatore informatico al Consiglio Nazionale delle Ricerche, dove lavora tuttora. Grande appassionato di gialli: suo padre era poliziotto, ed è cresciuto con personaggi del giallo poliziesco come il tenente Sheridan, Nero Wolfe, il commissario Maigret, Sherlock Holmes e il tenente Colombo, fino al commissario Montalbano. La passione per la scrittura, invece, nasce nel 1996: a causa di un infortunio fu costretto a restare in casa per diversi mesi portandolo ad approcciarsi per la prima volta a questo mondo. Scrisse racconti della sua gioventù e poi commedie, ma mai pubblicati. Dopo anni, a causa di un nuovo infortunio, torna di nuovo a scrivere e lo fa con un giallo, pubblicato nel maggio 2020.
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