“A quell’ora, le nove del mattino, orario di inizio delle faccende di Katja, Marina era sempre già sveglia e l’accoglieva, oramai più come un’amica che una collaboratrice, con un gradito caffè tenuto in caldo all’interno della moka.
Ma quella mattina, forse perché aveva fatto tardi la sera precedente, o forse solo perché era ancora sotto la doccia, Marina, stranamente, non aveva aperto al primo trillo. (…)
Allora Katja decise di chiamare il 112: c’era qualcosa di strano che insospettiva e angosciava al tempo stesso.
Con l’ausilio dei Vigili del Fuoco, subito allertati dalla Centrale Operativa dei Carabinieri, fu necessario sfondare la porta d’ingresso e la scena che di lì a poco si presentò al personale intervenuto, andava ben oltre i timori e le ansie di Katja: Marina giaceva a terra, priva di vita, con la massa di capelli castani intrisi del suo stesso sangue, fuoriuscito copioso da una profonda ferita nella parte anteriore del collo, tanto da allargarsi in una macchia dai contorni indefiniti sul pavimento di marmo rosso di Verona.
Il corpo, abbandonato sul pavimento, appariva rigido, in particolare l’espressione del viso e la mandibola, gli occhi spalancati sembravano guardare il soffitto. Le braccia allargate come di chi perde l’equilibrio e cade rovinosamente all’indietro, magari battendo la testa. La gonna ampia, sollevata su un lato, lasciava scoperta una gamba. A un primo sguardo non sembrava che avesse subìto violenza, né che fosse stata oggetto di altri colpi di un’arma tagliente.
Il brano sopra riportato è tratto dal nuovo libro di Luciano Garofano, scritto insieme a Fabrizio Rizzi, dal titolo Il giallo di Marina. Un omicidio, una sentenza sbagliata, un’indagine difficile anche per il Ris. In questo avvincente giallo gli autori tutto sembra indirizzarsi verso un femminicidio, per il quale viene indagato un ex di Marina, sul quale convergono tutti gli indizi. Nel Ris, però, non tutti concordano sulla responsabilità dell’uomo. I malumori all’interno dell’Arma e le divergenze con il Pubblico ministero non creano i presupposti migliori per un’indagine complessa e delicata: qualcosa andrebbe approfondito ma il Pm è convinto della colpevolezza dell’uomo, lo porta a processo e ottiene per lui una severa condanna. È soltanto grazie alle sofisticate analisi del Dna svolte dalla tenente Elisa Molinari, un’esperta e caparbia biologa del Ris, e alla perseveranza dell’avvocato difensore del condannato, che sarà possibile individuare il vero colpevole e scongiurare l’ennesimo errore giudiziario.
Gli autori presentano il libro il prossimo martedì 14 luglio a PARMA, presso il Chiostro della Fontana Complesso del San Paolo, ore 18,30. Dialogano con gli autori Roberto Napoletano, Alessandro Banfi e Antonio Battei. Modera Mara Pedrabissi.
Il libro:
Titolo: Il giallo di Marina
Autori: Luciano Garofano e Fabrizio Rizzi
(€ 15,00 – pag. 176)
Gli autori
Luciano Garofano, biologo, già comandante dei RIS di Parma, Generale dei Carabinieri in congedo, docente universitario, consulente tecnico per l’Autorità giudiziaria e gli studi legali, presidente dell’Accademia italiana di Scienze forensi, è Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana e Ufficiale Ordine al merito della Repubblica Italiana. Consulente di serie televisive (R.I.S.–Delitti imperfetti) e di programmi tv (L’altra metà del crimine, La7d, Quarto Grado, Rete4), ha pubblicato tra gli altri Uomini che uccidono le donne (2011), Il mistero Caravaggio (2010), Assassini per caso (2010), Il processo imperfetto (2009), Delitti e misteri del passato (2008). Con Infinito edizioni ha pubblicato I labirinti del male (2014), La prepotenza invisibile (2018), La falsa giustizia (2019).
Fabrizio Rizzi scrive per il Quotidiano del Sud dopo aver lavorato per il quotidiano Libertà, lo European di Londra e Il Messaggero, per il quale ha seguito come inviato speciale i più importanti avvenimenti di cronaca e politica degli ultimi decenni, a iniziare dalla giudiziaria, oltre a essere stato inviato su vari fronti di guerra (Beirut, Kuwait, Croazia, Bosnia, Kosovo, Somalia). È stato opinionista politico per Mediaset.
È autore di una decina di libri, tra cui Vaticano e Ambrosiano (1987), I giudici di Milano (1993), Per amore, per denaro (1994), Delitti imperfetti (con Luciano Garofano, 2004), Berlusconi, finale di partita (2012), La bacchetta di Toscanini (2013), I nuovi diseredati (2018).
È autore del docufilm Il Buio oltre il Risparmio e coautore con Paolo Scarpa del docufilm Tutte le domeniche ballavano.
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