RACCONTI
PER LE NOTTI DI LUNA PIENA
di
Anna Maria Villalonga
Traduzione dal catalano di Laura Mongiardo
Isenzatregua edizioni
Collana diversaMente
Il 24 luglio ci sarร la luna piena e allora vi consiglio di prendere questo libro, andare in mezzo al nulla e...iniziare a tremare!!!
La luna piena o plenilunio รจ un evento che dalla notte dei tempi alimenta miti a volte sfatati ed a volte spiegati dalla scienza.
Alla luna piena, per tradizione, si attribuiscono molte cose: a partire dagli eventi sismici e metereologici, al taglio delle unghie e dei capelli, alla conservazione degli alimenti fino ad arrivare ai concepimenti ed alle nascite.
Nella mitologia cosรฌ come in letteratura tante storie, tanti racconti, tanta simbologia sono legati alla luna piena.
Anna Maria Villalonga ci introduce con il suo Prologo a questa raccolta di racconti con l'enunciazione dellโ inconscio collettivo di Carl Gustav Jung, relativo alla natura dell'uomo che รจ praticamente uguale ovunque e che la Villalonga definisce lโarchetipo.
La tendenza primaria a organizzare la conoscenza secondo modelli predeterminati, che si perpetuano in ogni singolo individuo e altro non sono che i miti e tabรน che ogni uomo interiorizza a partire dalla nascita.
Questa raccolta di racconti รจ proprio frutto di questa cultura e di questi miti: storie che parlano di credenze popolari, di personaggi misteriosi e anche se spesso siamo inconsapevoli, non ce ne rendiamo conto, tanti di questi li abbiamo giร interiorizzati, fin da piccoli e sono diventati patrimonio del nostro io.
La Villalonga ha pervaso, direi ha permeato i suoi racconti di mistero, di senso dell'ignoto andando a toccare le corde piรน intime dell'essere umano che รจ attratto, per natura, dall'ignoto, dal misterioso. Prova ne รจ il proliferare di tutta una letteratura e cinematografia horror.
In ogni pagina si percepisce in modo netto la formazione dell'autrice, le letture, le opere che hanno accompagnato la sua vita e la sua attrazione per queste tematiche.
I racconti sono stati scritti in diversi anni della sua vita e ciรฒ si comprende analizzando lo stile, il linguaggio delle storie.
Gli estimatori dell'horror saranno lieti di incontrare delle storie ad alto livello adrenalinico, soprattutto nella prima parte del libro.
Senza svelare troppo (sennรฒ che gusto ci sarebbe?) vi dico che nella prima parte i racconti sono piรน crudi, piรน dolorosi, piรน la rappresentazione della natura umana che spesso รจ cattiva e perversa.
Mentre la seconda parte รจ piรน di genere caricaturale, una smitizzazione dei soggetti del nostro immaginario.
Ma Anna Maria Villalonga nonostante la partizione del libro in due sezioni che apparentemente sembrano lontane tra loro, รจ riuscita a creare il fil rouge che le unisce.
Ma di sicuro non sarรฒ io a svelarvi qual รจ: spetta a te lettore scoprirlo!
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