CAMILLO SBARBARO Ricordi e documenti di Fernando Galardi
Ancora una volta Fernando Galardi, citato in tutte le biografie di Sbarbaro e grande amico della sua famiglia, pubblica documenti e interviste inediti sul grande Poeta nato in Liguria. Ne escono descrizioni raccontate sia nelle sue lettere sia nella lunga intervista rilasciata dalla sorella Lina Sbarbaro - all'epoca registrata su audiocassette da Galardi. Queste testimonianze sono preziose ancora oggi e potrebbero aiutare a comprendere meglio anche la diatriba che spesso contrappone autori ed editori. Uno dei tanti aspetti che emergono รจ infatti quello della questione se Camillo Sbarbaro pagasse per pubblicare. In effetti a volte probabilmente sรฌ e a volte no, esattamente come accade oggi a tanti autori. Ma a differenza delle autopubblicazioni odierne e delle asettiche tipografie on line, il mondo del lavoro editoriale del secolo scorso seguiva l'autore in maniera professionale e chiedeva un onesto rimborso spese per un servizio diverso dalla semplice vendita. Possiamo parlare di "lusso di pubblicare"? Forse.
Questo volume contiene polemiche, immagini, lettere, gli amati licheni, aneddoti su Mondadori, Montale, Scheiwiller, Caproni, Vallecchi... e tanti altri momenti di una vita ripresa nella quotidianitร , con le debolezze, la vivacitร ma anche le depressioni del Poeta, in uno spaccato di un'epoca che risale all'altro ieri ma che sembra a volte lontana secoli.
"Sentii nominare per la prima volta il nome di Sbarbaro - dice Galardi - dal senatore Antonio Boggiano Pico nel 1952. (...) Dopo una riunione al partito, il senatore si intrattenne con noi giovani per chiederci cosa facessimo, quali fossero i nostri interessi e di dove fossimo e uno dei miei amici disse che era di S. Margherita Ligure. Fu a questo punto che Boggiano Pico disse: “Cittร fortunata che ha dato i natali al grande poeta Sbarbaro”.
"Avendo mantenuto costanti contatti, con visite mensili, con Lina Sbarbaro, - prosegue Galardi - dalla morte di Camillo fino alla morte di Lina stessa, decisi di documentare i suoi ricordi ricorrendo ad un piccolo registratore a cassette. Sono cosรฌ nate le pagine che seguono registrate in anni diversi, come indicato per ognuna. Ho ritenuto di trascriverle il piรน fedelmente possibile cosรฌ come sono registrate, evitando di ricostruire i periodi o eliminare eventuali ripetizioni, che normalmente avvengono quando si parla a ruota libera tra amici. Quindi non ho fatto una ricostruzione cronologica dei fatti ed episodi che Lina racconta, ma li riporto, come detto, nell’ordine come vengono raccontati e sono registrati. I fratelli Sbarbaro erano di grande simpatia anche per quel senso dell’umorismo che li caratterizzava, identico in Camillo e Lina. Una vita sempre assieme ha fatto sรฌ che entrambi parlassero e ragionassero in maniera quasi identica. Nei 13 anni nei quali ho seguito costantemente Lina, dopo la morte di Camillo, molte volte mi sembrava di parlare con Camillo stesso." |
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