mercoledì 16 novembre 2022

Recensione L'OMBRA SUL COLOSSO - Marco Badini - Todaro editore


 

Brescia, autunno 1932. La città è in fermento per l’arrivo di Mussolini, in occasione dell’inaugurazione di Piazza della Vittoria. Sfortuna vuole che a pochi giorni dall’atteso evento una ragazza venga assassinata proprio ai piedi del Colosso, scultura del Dazzi destinata ad abbellire la piazza. Il colpevole, o “un” colpevole, deve assolutamente essere arrestato prima dell’arrivo del Duce, e allora il caso viene affidato al commissario Fulvio Villata, detto Il Mastino, poliziotto tenace e poco simpatizzante con il regime. Aiutato nelle indagini dal giovane agente Ferri e dal nostalgico dottor Calligaris, medico legale dalla cultura poliedrica e fonte di informazioni proficue, Villata dovrà seguire una scia di sangue e fare un salto temporale nelle trincee della Prima guerra mondiale, prima di arrivare alla soluzione del caso.



Ho avuto l'opportunità di leggere in anteprima, parecchi mesi fa, questo bel giallo ambientato a Brescia nel 1932 e pure, di poter presentare l'autore in alcune presentazioni dal vivo.

La storia è ambientata in una Brescia che è infervorata dalla prossima inaugurazione di Piazza Loggia che vedrà Mussolini in persona ad occuparsi della stessa.
Ma qualcosa sembra andare storto e pare che questa atmosfera che si percepisce in tutta la città venga rovinata dagli eventi: alla base dell'arengario viene trovato il cadavere di una ragazza uccisa con un modus operandi molto particolare.
Entra, quindi, subito in scena il commissario Fulvio Villata, detto il Mastino, incaricato di condure l'indagine e sempre accompagnato dall'agente Amilcare Ferri.

Sul posto arriva anche il medico legale Callegaris, nostalgico e persona molta colta, sempre di aiuto all'amico Villata con numerose informazioni.

Inizia un'indagine dai toni calmi e pacati come calmo e pacato è proprio il tratto distintivo del Commissario Villata, seppure sempre incalzato dalla vivacità dell'agente Ferri.

Altri omicidi segneranno la vita di Brescia contribuendo ad aumentare la pressione che le Autorità faranno sul Commissario affinché giunga alla risoluzione del caso in tempo per la cerimonia di inaugurazione di Piazza Vittoria.

Villata, acuto osservatore e pensatore, non si farà prendere in ostaggio dalle pressioni e con il suo garbo e la sua calma proseguirà nell'indagine con i suoi tempi e metodi.

I tre personaggi maschili principali rappresentano uno spaccato sul modo di pensare e vivere di quel tempo: ognuno dei tre, completamente differente dall'altro e, soprattutto, la pensa in maniera diversa sul regime e tutti e tre si completano.

Marco Badini li tratteggia in modo che il lettore riesca a conoscerli nel profondo e a considerarli come se fossero personaggi veramente esistiti.

L'indagine è molto ben delineata e fa di questo giallo deduttivo un giallo che sembra ricadere nelle raccolte di un tempo sul medesimo tema e delineate con questo stile.

L'ambientazione è un personaggio molto presente e preponderante nella storia: Brescia c'è tutta e anche chi, come chi scrive è bresciano, scoprirà sicuramente molte storie ed aneddoti.

Dopo la prima lettura di L'ombra sul Colosso ho iniziato a vedere Piazza Vittoria con un occhio completamente diverse.

Tra le pagine si trova traccia della statua del Bigio che è proprio in fase di costruzione e che ha tenuto banco sulla scena della città qualche tempo fa.

E' palpabile ed evidente il lavoro di ricerca che Marco Badini ha fatto per poter scrivere, direi quasi documentare i fatti e i luoghi che narra.

Ottimo giallo di cui consiglio vivamente la lettura e soprattutto, auspico che Fulvio Villata torni con una nuova avvincente avventura


Si ringrazia la casa editrice Todaro editore per la copia del libro.








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